ACCORDO DI RISERVATEZZA NEL DIRITTO DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE

L’accordo (o patto) di riservatezza (in inglese “non disclosure agreement”, abbreviato: NDA), è uno strumento molto comune anche nella prassi del diritto della proprietà intellettuale, oltreché nell’ambito del diritto commerciale e societario.

Nel settore dell’IP viene di norma utilizzato quando l’autore di un’opera intellettuale (ad esempio un manoscritto, un software, un brano musicale o le tavole di un modello o di un brevetto per invenzione) si trovi nella necessità di doverla trasmettere o esibire ad un soggetto potenzialmente interessato alla sua commercializzazione, affinché quest’ultimo ne valuti le caratteristiche.

Nell’accordo devono essere individuate le informazioni da mantenere riservate, indicate le modalità con cui il ricevente può utilizzarle e sopratutto specificati i divieti posti in capo a quest’ultimo ed ai suoi collaboratori.

L’accordo, pur non vincolando i contraenti al di fuori del dovere di segretezza, ha effetti obbligatori per le parti e la sua violazione determina il diritto al risarcimento del danno per la parte adempiente; nella prassi, la tutela risarcitoria viene prevista sotto forma di penale, da quantificarsi in termini monetari contestualmente alla stipula del contratto.

E’ altamente consigliato proporre la sottoscrizione di un accordo di riservatezza tutte le volte in cui un determinato contenuto suscettibile di protezione ai sensi della normativa in materia di proprietà intellettuale possa essere divulgato a terzi con il rischio di abusiva appropriazione.