A seguito delle cause introdotte da Epson per bloccare l’importazione di cartucce compatibili, la USITC ha messo al bando molti prodotti di terze parti per stampanti Epson, evidenziando come vi sia stata la violazione di ben 23 brevetti.
La Commissione, tuttavia, non ha bandito tutte le cartucce compatibili Epson, tanto che alcune Società continuano a produrre e distribuire prodotti compatibili che si conformano alle linee guida della USITC.
Le nuove linee guida sono:
1. le cartucce c.d. “refillate” Epson devono essere state originariamente vendute dalla Epson verso consumatori statunitensi. Secondo il diritto americano dei brevetti, infatti, esiste un’eccezione di “prima vendita” che consentirebbe il ripristino e la rivendita di dispositivi brevettati originariamente venduti al consumatore finale, a condizione che non vi sia la violazione di nessun altro brevetto;
2. il processo di ricarica deve essere limitato alla riparazione della cartuccia per ripristinarla alla normale condizione di utilizzabilità, ma non anche alla completa ricostruzione della stessa con la sostituzione dei principali componenti come il serbatoio d’inchiostro ed il chip IC;
3. presso il punto vendita e sulla confezione, le cartucce “refillate” devono essere descritte come prodotti “rigenerati” o “ricaricati”;
4. sulle confezioni delle nuove cartucce “refillate” il marchio Epson deve essere rimosso o coperto al fine di evitare che il consumatore sia indotto in errore nel ritenere che la ricarica sia stata effettuata o approvata da Epson;
5. Non è possibile appropriarsi di pregi fuorvianti o infondati al fine di vendere le cartucce ricaricate, ivi incluse dichiarazioni come “ricaricate negli Stati Uniti”, “lo stesso inchiostro delle cartucce originali” o “soddisfa o supera le specifiche del produttore originario”.
La domanda che ci si pone è: queste linee guida saranno applicabili anche al mercato Europeo?